L’importanza dello zinco per il nostro organismo e le difese immunitarie

Lo zinco è un microelemento, cioè un minerale presente nell’organismo in piccole quantità. In un individuo adulto ne sono presenti circa 2-4 grammi.
Lo zinco è un componente di centinaia di complessi enzimatici coinvolti nel metabolismo di proteine, lipidi, carboidrati e acidi nucleici. Inoltre è necessario per il funzionamento di diversi ormoni, inclusi quelli della tiroide, l’insulina, gli ormoni sessuali e l’ormone della crescita.
La sua presenza è importante sia per stabilizzare le membrane e altri componenti cellulari, sia per la struttura e l’integrità degli organi. È essenziale per la divisione cellulare e per la crescita e lo sviluppo durante la gravidanza, l’infanzia e l’adolescenza. Inoltre è coinvolto nella sintesi del DNA, nell’espressione dei geni, nella risposta immunitaria, nella guarigione delle ferite e nella riparazione dei tessuti. Infine è coinvolto nella percezione del gusto e dell’olfatto.
E’ un elemento chiave quindi per la sopravvivenza cellulare e soprattutto per quelle cellule che devono proliferare rapidamente, come quelle del sistema immunitario, della cute e delle mucose in caso di ferite. Infatti nei suoi moltissimi ruoli biologici lo zinco determina anche l’attivazione dei globuli bianchi e i linfociti, utili nel contrastare le infezioni, specialmente nel bambino.
In aggiunta, lo zinco è un potente antiossidante e la sua capacità di contrastare lo stress ossidativo, responsabile di invecchiamento cellulare precoce, contribuisce a tutelare la salute dell’organismo e a ottimizzare l’azione difensiva del sistema immunitario.
Oltre a neutralizzare i composti ossidanti, lo zinco è anche in grado di contrastarne in parte la formazione, antagonizzando le azioni catalitiche del rame e del ferro che portano alla produzione di radicali liberi e perossido di idrogeno (H2O2), sostanza notoriamente tossica e nociva.
L’organismo non è in grado di avere depositi di questo minerale da usare nei momenti di maggior bisogno o di aumentato fabbisogno (per esempio, quando serve in aiuto alle difese immunitarie), dunque è necessario introdurne sempre, tutti i giorni, una quantità sufficiente attraverso cibi o integratori.
Un alimento particolarmente ricco di zinco sono le ostriche. Anche i crostacei come il granchio e l’aragosta ne contengono quantità sufficienti insieme al fegato, alla carne di manzo, maiale, prosciutto, pollo e tacchino, uova e pesce. Tra le verdure i legumi come i fagioli e i ceci sono quelli che ne contengono le quantità più elevate. I latticini invece (formaggio, yogurt e latte) e i cereali in generale ne contengono meno. Per assumere quantità soddisfacenti di zinco con i cereali per esempio, è indispensabile aggiungerlo in fase di lavorazione, come di norma avviene per quelli che assumiamo per la prima colazione. In ogni caso l’organismo riesce ad assorbire solo una quota variabile tra il 20 e il 30% circa delle quantità di zinco presenti negli alimenti. Inoltre quello presente nei vegetali è in una forma meno disponibile e più difficilmente assorbibile.
Le persone che seguono diete restrittive per ragioni di salute (intolleranza al lattosio, allergia a crostacei o necessità di ridurre l’assunzione di colesterolo, grassi animali e sodio, disturbi gastrointestinali specifici ecc.) o per scelte etiche (vegetariani e vegani) potrebbero non soddisfare il fabbisogno quotidiano di zinco ed è quindi consigliata una supplementazione attraverso integratori specifici, proprio perché numerosi studi condotti negli ultimi due decenni hanno dimostrato che, a ogni età, il sistema immunitario ha bisogno di zinco per funzionare bene e che un apporto nutrizionale insufficiente di questo elemento aumenta la propensione a sviluppare sindromi influenzali e malattie respiratorie (principalmente di natura infettiva). Un apporto insufficiente di questo nutriente può determinare inoltre cambiamenti della pelle e perdita dei capelli, diarrea, infezioni ricorrenti, oltre che problemi psicologici. Nei casi più gravi una carenza può portare a ritardi nello sviluppo e nella maturazione sessuale, impotenza o perdita di peso e compromettere gusto, olfatto e guarigione delle ferite. Infine una carenza di zinco può aumentare il rischio di carenza di vitamina A.
Sono molti i fattori che possono pregiudicarne l’assorbimento a livello intestinale: l’alcool, il caffè, l’uso di diuretici, i disturbi intestinali ed anche l’invecchiamento fisiologico possono condizionare la biodisponibilità di questo micronutriente essenziale.
Puo’ quindi essere utile integrarlo, meglio se in abbinamento agli altri principali micronutrienti classici (vitamine e minerali) che sostengono il normale funzionamento del sistema immunitario e le difese naturali in generale, ovvero vitamina D, vitamina C, selenio e magnesio, perchè la loro sinergia aiuta l’organismo a reagire alle aggressioni esterne e a tenere a bada i primi fastidi da raffreddamento.
Nutrileya ha messo a punto diverse formulazioni che contengono Zinco con diversi scopi: ci sono i prodotti della linea Nutridef, appositamente pensati a sostegno delle difese del sistema immunitario di adulti e bambini; c’è il multivitaminico Nutrisprint per ridare tono e concentrazione ed evitare lo stress ossidativo cellulare; e infine c’è Nutriregular unghie e capelli, utile quando i capelli si indeboliscono, diventano fragili e si rompono poiché l’assunzione di Zinco facilita la sintesi della cheratinosa, una proteina che rigenera i tessuti.