Un equilibrio necessario
Staccare dal lavoro e concedersi un periodo di riposo è un bisogno sia fisico che psicologico, fondamentale per il necessario equilibrio tra l’operatività richiesta dall’attività che si compie e il relax, la responsabilità del dovere e la leggerezza del piacere. Ora però le vacanze si sono accorciate un po’ per tutti e la società della fretta, della connessione continua, di una vita fitta di impegni, con carichi e obiettivi sempre più insostenibili e al servizio della performance, fa sì che molte persone si portino dietro il lavoro anche al mare o in montagna. E quando si pensa di essere finalmente riusciti a staccare la spina e a ricaricare le batterie, in realtà è già ora di ricominciare a pensare alle scadenze sul lavoro e alla routine quotidiana, e, tutto, appare insormontabile e ingestibile.
Così a due o tre giorni dal rientro, invece che portarsi dietro i benefici del riposo e del relax delle meritate vacanze, ci si sente meno in forma con una strana sensazione di stanchezza e fatica che rende difficile il ritorno alle abitudini quotidiane, in schemi rigidi e precisi come quelli che governano la nostra vita, tanto da renderci anche irritabili e apparentemente incapaci di concentrarci sulle nostre attività professionali ed è possibile che il rientro al lavoro venga vissuto con sentimenti di sconforto o impotenza, difficoltà di concentrazione o sensazione di perdita delle competenze. Anche per i nostri bambini e i ragazzi- che hanno fatto vacanze molto più lunghe di noi genitori, magari insieme ai nonni o agli amici-, rientrare può essere un vero e proprio lutto, e passare dai mesi di giochi e divertimenti a diverse ore su un banco, può essere molto difficile e stressante.
Quando si percepiscono questi sintomi può essere subentrata la sindrome del “post vacation blues”, ovvero la sindrome da rientro dalle vacanze, un disagio non così banale come si crede, perché comporta una leggera depressione, ansia, disturbi fisici come insonnia, nervosismo, irritabilità, mancanza di concentrazione, disturbi del sonno, apatia, disturbi gastrointestinali e spossatezza eccessiva. Non è una vera e propria patologia, ma un disturbo dell’adattamento che può essere curato avendo l’accortezza di riabituarsi gradualmente ai ritmi lavorativi, ad esempio non rientrando dalle vacanze la sera prima di ricominciare a lavorare ma lasciando almeno un giorno o due di decompressione, di “ritorno alla realtà”, per fare in modo che la parte di noi che sarebbe ancora sul lettino in riva al mare o a passeggiare per i sentieri di montagna abbia il tempo di ricongiungersi con la parte responsabile che deve tornare ai doveri.
Altra cosa importante al rientro è ritagliarsi ancora degli spazi per sè, facendo magari la pausa pranzo all’aperto, passeggiando nei giardini o nei parchi delle città, senza strangolarsi mangiando in fretta e furia un panino o una pizza, ma facendo anche caso a cosa, a come e a quanto mangiamo, perché i nostri organi emuntori come fegato e reni possono essersi appesantiti durante le vacanze -quando si è esagerato col cibo fritto e il bere-, e avere bisogno di depurativi naturali per facilitare il loro corretto funzionamento.
Poi occorre anche prestare attenzione al riposo notturno, che deve essere favorito senza ricorrere a tablet, ebook e smartphone perché sono molto attivanti e con la loro luce blu impediscono al sistema mente-corpo di rilassarsi più dolcemente prima di andare a dormire.
Per compensare le fatiche del rientro e la ripresa dei doveri ci sono anche le strategie che prevedono l’utilizzo di ottimi integratori alimentari, meglio se a base tutta naturale, come quelli proposti da Nutrileya, adatti ad un pubblico di tutte le età. Per i grandi c’è Nutrisprint che è un integratore alimentare a base di Rhodiola rosea (che e’ la pianta adattogena per eccellenza, capace di produrre un generale miglioramento delle condizioni psicofisiche, con incremento della resistenza alla fatica, regolazione delle funzioni metaboliche, e un aumento delle capacità cognitive) e Guaranà ad azione tonica, che contrastano sia la stanchezza fisica che quella mentale. Contiene inoltre le vitamine B6 e B12, che contribuiscono alla riduzione della e dell’affaticamento e la vitamina B1 utile al metabolismo energetico; inoltre c’è anche l’Acerola, ricca in Vitamina C, ad azione antiossidante e la Taurina, che possiede molteplici effetti benefici, tra cui l’aumento della resistenza e della forza muscolare e il miglioramento dell’ossigenazione dei tessuti.
Per i ragazzi c’è la formulazione ad hoc Nutrisprint bambini, integratore alimentare a base di Acido pantotenico (Vitamina B5), che contribuisce alle prestazioni mentali, Riboflavina (Vitamina B2) e Vitamina B12 per la riduzione della stanchezza e dell’affaticamento, che consentono di apportare energia pronta all’uso, essenziale nell’adolescenza, quando si è sottoposti a numerosi stimoli (scuola, attività extra scolastiche, sport, gioco…) e infine vitamina D, il cui ruolo principale è quello di aiutare il Calcio a fissarsi alle ossa, e ancora l’Acerola (fonte naturale di Vitamina C) ad attività antiossidante e la Pappa reale, valido tonico negli stati di affaticamento psicofisico con azione ricostituente, utile anche nelle riprese dai periodi di convalescenza.