Sisymbrium officinale o erisimo: l’erba che protegge le corde vocali

Sisymbrium officinale, erba spontanea protettiva delle corde vocali

Il Sisymbrium officinale o erisimo, meglio conosciuto come l’erba cornacchia o l’erba dei cantanti, è una pianta annuale di altezza variabile fra i 30 e gli 60 cm, con un fusto rigido e foglie profondamente frastagliate, che cresce bene in tutta Europa e fiorisce da maggio a settembre con fiorellini gialli raccolti in grappoli, con 4 petali a croce, senza particolare profumo.

La pianta cresce spontanea sia nelle zone marine che in quelle submontane e si può trovare nei campi, nei luoghi incolti, nelle rovine, ai bordi delle strade e dei fiumi ed è’ da secoli conosciuta come uno dei rimedi fitoterapici più efficaci per i disturbi della gola e della voce.

Infatti il nome erisimo deriva dal greco “Eruo” “Oimos” e significa “io salvo il canto” ed in effetti era conosciuta sin dai tempi dell’antichità dagli attori, oratori e cantori dell’antica Grecia, anche se fu solo nel XVI secolo che cominciò ad essere studiata per le sue proprietà terapeutiche sulle corde vocali.
Le parti utilizzate per i rimedi fitoterapici sono le foglie, i fiori e in generale tutta la parte aerea della pianta, raccolta tra maggio e giugno, recidendola a 10 – 20 cm dalla sommità. I semi si raccolgono quando le silique ingialliscono: si recidono i rami e si riuniscono in mazzi. E’ consigliato l’uso delle parti fresche della pianta perché con l’essiccazione si ha una perdita importante dei principi attivi vegetali.

Gli estratti ottenuti a partire dalla pianta fresca alleviano le infiammazioni della gola, riducono la raucedine e possono risolvere l’afonia ed è per questo che viene chiamato anche “erba del cantante”. Ha infatti proprietà antinfiammatorie e antispastiche, per faringiti, laringiti, tracheiti, tracheobronchiti e in particolare per tutte le infiammazioni delle alte vie respiratorie.

Mostra ottime proprietà espettoranti e fluidificanti del catarro nelle vie aeree superiori e sottoforma di tintura madre ma anche di decotti, è persino capace di lenire le gole infiammate dei fumatori grazie alla sua proprietà mucolitica ed espettorante, in caso di essudazioni dei bronchi.
Le proprietà terapeutiche dell’erisimo sembrano essere dovute principalmente alla presenza di eterosidi solforati, mucillagini, flavonoidi, cumarine e tannini. La sua azione fluidificante sulle secrezioni mucose si può attribuire ad un meccanismo di scissione che i gruppi sulfidrilici della pianta esercitano sui legami -S-S- delle catene muco-proteiche, determinandone una caduta di viscosità.

Le (poche) controindicazioni del Sisymbrium officinale

E’ una pianta considerata sicura, senza controindicazioni note se consumata nelle dosi terapeutiche (a meno di ipersensibilità individuale verso uno dei composti), né interazioni con altri farmaci, perciò sottoforma di estratto fluido, tintura madre o tisana si può utilizzare in tutte le piccole patologie a carico delle prime vie aeree, dalle laringiti, alle tracheiti, raucedine, afonia, disfonia, faringiti, tosse, in particolare tosse del fumatore, siccità o arrossamenti alla gola (specie nel caso in cui il soggetto sia un attore o un cantante). L’assunzione di erisimo ha come principale controindicazione… il pessimo sapore! Per mascherarlo si possono aggiungere liquirizia e miele che esercitano anche un’azione sinergica.

Ovviamente è bene ricordare che l’uso prolungato nel tempo e gli eccessivi dosaggi provocherebbero intossicazione e ci potrebbero essere interazioni coi farmaci tiroidei (metimazolo e tiroxina) perciò è meglio non somministrarla a chi soffre di ipotiroidismo, ai bambini nè alle donne gravide nè in allattamento.