Ascolta il tuo cuore! Aiuta il tuo cuore a rimanere giovane

Come ogni anno dal 2000, il 29 settembre, si celebra la Giornata Mondiale del Cuore, istituita dalla World Heart Federation per sensibilizzare i cittadini di tutto il mondo e di ogni età sull’importanza della prevenzione delle malattie cardio – cerebrovascolari.

E’ una campagna mondiale di informazione, promossa in tutto il mondo attraverso una comunità di oltre 200 organizzazioni nazionali che, insieme, sostengono l’impegno della società medica e delle fondazioni per il cuore in oltre 100 paesi.

Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità in Italia e nel mondo.

Ogni anno 17, 9 milioni di persone muoiono per causa di queste malattie e tante sono le cause: fumo, diabete, pressione sanguigna elevata, interessando un’ampia gamma di fasce di età.

In Europa secondo i dati della quinta edizione dello European Cardiovascular Disease Statistics oltre 80 milioni di persone sono affette da malattie cardiovascolari (il 48% uomini e il 52% donne) e queste sono responsabili di 3,9 milioni di decessi annui (45% di tutte le cause di morte).

Nel nostro Paese sono 225 mila (127mila donne e 98mila uomini) le vittime annuali per infarto, scompenso e ictus, e molte di queste morti si verificano prima dei 60 anni di età.

Diverse sono le cause che possono portare ad una disfunzione cardiaca, tra le più frequenti: la cardiopatia ischemica, le patologie valvolari, l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, l’obesità o alcune cardiopatie congenite

È importante sottolineare però che i tassi di mortalità per queste malattie si sono ridotti di oltre il 35% negli ultimi undici anni, soprattutto grazie alle attività di prevenzione cardiovascolare: l’esecuzione di elettrocardiogrammi e valutazione rischio cardiovascolare, la rilevazione parametri vitali e glicemia; il controllo dell’indice di massa corporea e della circonferenza addominale; la promozione dell’attività fisica; la prevenzione abuso alcol-tabagismo.

Ma soprattutto gli esami ematochimici per conoscere il livello di colesterolo e la misurazione della pressione arteriosa, che sono tra i primi esami che dovrebbero essere fatti con regolarità, a partire dai 40 anni in su.

Infatti, questi valori potrebbero indicare la presenza di problemi di salute di cui nemmeno si sospetta l’esistenza, perchè è possibile sentirsi bene, pur avendo la pressione o il colesterolo elevati.

La possibilità di ribaltare lo scenario nell’incorrere in queste gravi malattie è nelle mani di ognuno di noi, avendo solo alcuni piccoli accorgimenti da portare avanti: fare controlli periodici almeno una volta all’anno, cambiare l’eventuale stile di vita scorretto, diventando più attivi, dicendo no al fumo e, soprattutto, mangiando in modo più sano.  

No a stare la maggior parte della giornata seduti, a causa del lavoro: occorre comunque mantenersi attivi, anche se si tratta di piccole azioni come fare almeno una pausa di 15 minuti ogni ora, per favorire la circolazione del sangue e rilassare la schiena.

E no anche al fumo passivo, che è addirittura più dannoso del fumo inalato direttamente da una sigaretta, quindi evitiamo di stare troppo tempo vicino a persone che fumano di continuo e in luoghi chiusi.

Poi assolutamente no al consumo eccessivo di sale e di alcol, che causano entrambi l’innalzamento della pressione arteriosa.

No agli snack e ai pasti veloci pieni di grassi saturi dannosi, e al mangiare sempre le stesse cose: occorre variare i cibi, preferendo la varietà offerta dalla dieta Mediterranea, per le significative quantità di grassi sani, di fibra e nutrienti che essa prevede

Sì quindi all’aumento del consumo di frutta fresca e ortaggi di tutti i tipi, privi di grassi e ricchi di vitamine, minerali e fibre, preferendo spremute, centrifughe e succhi di frutta al 100% senza zuccheri aggiunti, da impiegare al posto delle bevande zuccherate.

Sì all’incremento del consumo di legumi, che rappresentano una fonte preziosa di proteine e sono privi di grassi, e al consumo di pesce, meglio se azzurro, per sfruttare l’effetto protettivo dovuto al tipo di grassi Omega 3 in esso contenuti, che riducono il rischio di malattie cardiovascolari.

Se si desidera mangiare la carne, è bene privilegiare le carni magre, come pollo e tacchino (senza pelle), vitello e coniglio, limitando il consumo di carne rosse e grasse.

Tra i salumi preferire quelli magri, come prosciutto crudo, speck, bresaola, limitando il più possibile il consumo di insaccati quali salsicce, würstel, salame, mortadella, che contengono moltissimo sale.

Limitare il consumo di formaggi, preferendo latticini freschi a basso contenuto di grassi, come la ricotta di mucca e ridurre il consumo di dolci perché questi alimenti sono ricchi di grassi e zuccheri, in particolare evitare quelli di produzione industriale.

Per quanto riguarda i condimenti è opportuno usare gli oli vegetali, in particolare l’olio extravergine di oliva e gli oli di semi, limitando il consumo di grassi saturi di origine animale, come il burro, il lardo, lo strutto e la panna.

Utilissima può risultare anche l’integrazione alla dieta di particolari principi attivi che consentono di regolare il metabolismo dei lipidi (colesterolo e trigliceridi) e contribuiscono al fisiologico mantenimento di normali valori pressori e glicemici, ad integrazione di una dieta globalmente adeguata a tal fine.

Esistono, oltre alle statine – che sono i farmaci di sintesi che tutti conosciamo, anche attivi di origine vegetale che servono al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue, come quello contenuto nel riso rosso fermentato.

Il principio attivo derivante dalla fermentazione del riso rosso da parte del fungo Monascus Purpureus, la monacolina K, se assunta alla dose di 10 mg al dì, ha infatti scientificamente provato di essere in grado di indurre una riduzione della colesterolemia compresa in media tra il 19 e il 24 %, perché, in effetti, agisce (esattamente come le statine di sintesi) attraverso l’inibizione competitiva dell’enzima HMG-CoA reduttasi.

Tuttavia, trattandosi di un prodotto derivato da un processo naturale, la monakolina K non ha tutti gli effetti collaterali delle statine che normalmente vengono prescritte dagli specialisti.

La formulazione messa a punto da Nutrileya, Nutriregular cardio, oltre alla monacolina K nella dose di 10 mg per compressa, contiene Olivo (Olea Europea L.) per la regolarità della pressione arteriosa, Berberis per la normale funzionalità dell’apparato cardiovascolare, Acido folico che contribuisce al normale metabolismo dell’omocisteina, e Coenzima Q-10,  ottimo antiossidante.

L’utilizzo regolare di Nutriregular cardio 1 cp al giorno, insieme ad una dieta equilibrata che prevede le varietà dei cibi sopra descritti, può davvero fare la differenza ed aiutare a preservare la salute e a mantenere più a lungo il cuore sano, l’organo più importante del nostro corpo. Prevenire è sempre meglio che curare.

Non dimentichiamolo!