La cistite è un disturbo molto comune, che più frequentemente si riscontra nelle donne sia giovani che mature, con episodi più frequenti soprattutto in estate.
Col caldo, il sudore e l’umidità infatti i batteri responsabili dell’infezione della mucosa vescicale “vanno a nozze”, soprattutto l’Escherichia coli, batterio abitualmente presente nel grosso intestino, principale colpevole dell’insorgenza del fastidioso bruciore.
Una donna su cinque ne ha sofferto almeno una volta nella vita e il fatto che si riscontri più facilmente nel sesso femminile è dovuto alla diversa conformazione anatomica dell’uretra, ovvero del condotto che trasporta l’urina dalla vescica all’esterno, che è più breve nelle donne rispetto ai maschi, e alla vicinanza di questo canale con la vagina e l’ano, cosa che facilita la risalita di agenti patogeni -germi e batteri-, e la loro successiva colonizzazione della vescica.
I sintomi caratteristici di questa infezione sono dolore e intenso bruciore durante e dopo aver fatto la pipì, con la necessità di urinare spesso e poco e con l’aggravante della sensazione di avere un peso al basso ventre e di incompleto svuotamento vescicale.
L’estate è il periodo dell’anno nel quale aumentano i rischi d’insorgenza del disturbo per una serie di ragioni.
L’aumento delle temperature fa sudare molto di più ma spesso non si beve a sufficienza e di conseguenza i liquidi che arrivano alla vescica diminuiscono, le urine sono molto più concentrate ed anche più irritanti per via della maggiore presenza di sostanze tossiche di scarto.
Caldo e umidità inoltre facilitano la proliferazione di microorganismi nell’area genitale e la loro migrazione verso la vescica, dove si attaccano alle pareti delle mucose e ristagnano insieme alle urine concentrate.
Altri fattori di rischio sono il contatto con la sabbia e il costume bagnato, l’uso di assorbenti interni o di indumenti aderenti e in materiale sintetico.
A ciò si aggiunge la maggiore frequenza dell’attività sessuale: il coito facilita il trasporto dei germi e i sintomi compaiono entro 24-48 ore.
Il problema si può risolvere, in genere però è meglio trattare l’infezione sin dai primi sintomi perché poi man mano che si va avanti i fastidi peggiorano, i sintomi si acutizzano e il rischio che la cistite diventi cronica e ricorrente diventa maggiore.
Solitamente la cura prevede l’assunzione di antibiotici specifici per disinfettare il canale dell’uretra se però il dolore e il bruciore persistono può essere necessario fare un’urinocoltura, un esame semplice che permette di identificare il germe responsabile dell’infiammazione e individuare poi l’antibiotico più efficace e più mirato per debellarlo.
La prevenzione per chi ha già sofferto di questo disturbo è d’obbligo, soprattutto nei mesi estivi: la cosa decisamente più importante è bere moltissima acqua (almeno un litro e mezzo o due), ma non tutto d’un colpo, altrimenti si sovraccaricano reni e vescica, il segreto è bere poco e spesso per favorire un lavaggio costante.
Oltre che introdurre un’adeguata quantità di liquidi occorre anche cercare di mantenere una regolare funzione intestinale.
A tal proposito, utile è l’assunzione di fermenti lattici per riequilibrare la flora batterica.
Terzo suggerimento è quello di cercare di indossare indumenti intimi di fibra naturale e non sintetica e di farsi spesso bidet con acqua fresca ed eventualmente detergente specifico e crema lenitiva per creare barriera tra mucose vulvari irritate e sudore.
Per chi soffre di episodi ricorrenti e per evitare di assumere antibiotici e disinfettanti urinari che comunque possono dare effetti collaterali, se non strettamente necessari, è consigliabile infine è l’utilizzo di integratori, a base ad esempio di mirtillo rosso e di D-Mannosio che sono rimedi molto efficaci per riuscire ad arginare la proliferazione batterica, soprattutto se assunti fin dai primissimi sintomi.
Nutrileya a tal proposito ha ideato una formulazione unica –Nutriregular cyst– che è formulato utilizzando la consolidata efficacia del Cranberry, capace di inibire il legame dell’Escherichia coli con le pareti delle mucose uretrali e di svolgere un’azione antinfiammatoria locale, determinando un abbassamento del Ph urinario con conseguente creazione di un ambiente sfavorevole alla proliferazione batterica.
Nella formulazione c’è anche il D-Mannosio, uno zucchero semplice estratto dal legno di larice e betulla, che viene scarsamente metabolizzato a livello di fegato e/o altri organi e giunge al rene in elevate concentrazioni dove viene espulso attraverso le vie urinarie.
Il meccanismo d’azione alla base della sua attività anti-infettiva è rappresentato, come per il Cranberry, dall’inibizione competitiva dell’adesione batterica, in particolare di Escherichia coli.
Infine c’è l’innovativa associazione dell’estratto secco di Propoli che potenzia l’attività antiadesiva dei due attivi e fa da antibiotico naturale.
Per un’efficacia ancora maggiore e in caso di cistite acuta c’è anche Nutriregular cyst urto, a base di polvere orosolubile di D-Mannosio ad alto dosaggio: con 1 o 2 bustine al giorno da porre direttamente sulla lingua senza l’impiego di acqua, la cistite viene sconfitta in poco tempo, grazie all’elevata affinità del D-Mannosio alle lectine esterne di molti batteri, in particolare a quelle di E. Coli.
In tal modo, per via della concentrazione più elevata dello zucchero nella formulazione, ottenuta grazie alla orosolubilità, la capacità adesiva dei batteri al D-Mannosio risulta superiore a quella rivolta alle cellule della vescica, e quindi addio batteri patogeni e addio infiammazione!
Per un’estate tutta da vivere, senza fastidi e in piena libertà!