Ononide un antinfiammatorio naturale con grandi proprietà depurative e diuretiche

L’Ononide, (Ononis spinosa), conosciuta anche come arrestabue, bulinaca o stancabue, è un cespuglio spinoso, con radice fittonante e fusto eretto, legnoso nella parte inferiore. Le foglie hanno un breve picciolo, sono lineari-oblunghe, con margine finemente dentato. Dalla primavera all’estate sbocciano fiori rosa mentre il frutto è un legume di forma ovale. Deve il suo nome alla presenza di spine e al fatto che ne vanno ghiotti del suo frutto gli asini, che in greco antico si chiamano “onos” e da qui il nome “ononis” della pianta. Si trova spesso nei luoghi incolti, nei terreni asciutti, lungo i sentieri, nei pascoli, nei terreni argillosi, sia al mare che in montagna e viene considerata pianta infestante poiché dotata di radici tenaci.
Sono proprio le radici di questa pianta che contengono principi attivi amari dagli effetti diuretici già noti a Greci e Latini, che avevano scoperto come l’ononis spinosa aumenti la produzione in volume di urina, con benefici per chi soffre di calcoli vescicali, renali e renella
I sassolini che formano i calcoli, infatti, grazie all’aumento del volume dell’urina, riescono ad essere espulsi più facilmente nel loro difficoltoso passaggio nei canali che collegano la vescica ai reni (ureteri), senza ferire la mucosa interna e dare origini ad ulteriori infiammazioni.
Le radici di ononide, raccolte in autunno o in primavera, tagliate a pezzi ed essiccate in luogo ombroso e ventilato, contengono oltre all’olio essenziale, anche sostanze naturalmente depurative, lenitive e antinfiammatorie tra cui glucosidi isoflavonici, l’ononina (il principio attivo peculiare della pianta), il mentolo, la saponina, l’onocolo (o alfa-onocerina) e i triterpeni, che, sotto forma di estratto secco titolato in un integratore alimentare, producono i seguenti benefici:
• depurano i reni e aiutano a produrre più urina, per alleviare il bruciore e favorire l’eliminazione dei batteri;
• facilitano l’espulsione dei calcoli renali;
• hanno un effetto antispastico e allentano il senso di peso alla vescica, che si svuota più facilmente;
• aumentano il PH dell’urina che sarà meno acida, ostacolando la crescita dei batteri;
• essendo un antinfiammatorio naturale, donano infine sollievo alla mucosa irritata.
L’efficacia, in termini di aumento del volume delle urine prodotte e di sollievo dai sintomi principali dell’infiammazione si evidenziano molto presto ed è per questo che è indicata non solo per problemi di calcolosi renale ma anche in caso di cistite, bruciori, ritenzione idrica ed edemi dovuto a troppo ristagno di liquidi e scorie perché aiuta prontamente a eliminare le tossine e a combattere le infiammazioni tipiche dell’area vescicale e quindi la cistite.
L’ononide è consigliata a tutti, ma questa pianta va usata correttamente per sfruttare le sue proprietà curative. Mai superare le dosi consigliate, e soprattutto è bene rivolgersi al proprio medico o all’urologo prima di cominciare qualunque ciclo terapeutico, anche se “naturale”. Il rischio è quello di andare incontro a disidratazione e perdita di sali minerali, gli stessi effetti di quando si assumono farmaci diuretici. Quindi… prudenza!