La rosa canina: arbusto selvatico con proprietà benefiche
La rosa canina appartiene alla specie delle Rosacee ed è un arbusto selvatico molto diffuso in Europa che cresce spontaneo nei sottoboschi e nelle zone collinari. Si tratta di un cespuglio spinoso, a volte arbustivo, con foglie alterne e fiori molto delicati, di un rosa pallido a cinque petali e poco profumati, che risultano visibili da maggio a settembre. La coltivazione di questa pianta è molto semplice in quanto si adatta bene agli ecosistemi più svariati ed infatti è molto comune vederla ai bordi delle strade o all’interno dei giardini e delle siepi italiane e si riconosce con grande facilità per le sue vistose bacche rosse.
Sono proprio questi falsi frutti, ovvero le bacche, che forniscono i benefici terapeutici e le ben note altre proprietà vitaminiche, astringenti, antinfiammatorie e diuretiche. E’ risaputo infatti – fin dall’antichità – come la rosa canina sia un serbatoio naturale di vitamina C, importantissima per il sostegno del nostro sistema immunitario e per il rafforzamento delle difese naturali dell’organismo. Occorre però assumere i frutti o le gemme fresche, perché il processo di essiccamento delle bacche distrugge buona parte del contenuto vitaminico (dal 45% al 90%), e, in tal caso non si riuscirebbe assolutamente a coprire il fabbisogno giornaliero di acido ascorbico, specie in situazioni di grande bisogno come nelle sindromi influenzali-respiratorie. A livello curativo allora meglio scegliere il gemmoderivato o ancora l’estratto secco titolato e standardizzato, in cui il principio attivo all’interno è garantito a dosaggio alto e concentrato, dato che il processo di essiccazione viene fatto evitando temperature troppo elevate che possano danneggiare appunto i principi della pianta.
Il gemmoderivato della rosa canina
Il gemmoderivato della rosa canina è particolarmente utile soprattutto nei bambini, sempre nelle piccole patologie riguardanti l’apparato respiratorio o in caso di influenza causata da virus. La somministrazione come IMMUNOMODULANTE deve però avvenire per tempo (generalmente agli inizi di autunno autunno), così da rinforzare le difese immunitarie dell’organismo e prepararlo ad affrontare meglio l’inverno. Può risultare utile anche la somministrazione sotto forma di integrazione alimentare, dopo la malattia, per evitare le ricadute e accelerare il ripristino completo dello stato di salute, soprattutto in chi tende a frequenti episodi di riacutizzazione.
Proprietà benefiche e utilizzi della rosa canina
La Rosa Canina da utilizzare come vero e proprio integratore di vitamina C è spesso associata all’Acerola, una specie di ciliegia anch’essa ricchissima di acido ascorbico. Se invece quello che si vuole è aiutare l’organismo a prevenire la comparsa delle classiche malattie stagionali si può associare all’Echinacea e al Propoli come nel caso di Nutridef bambini, integratore alimentare di Nutrileya, formulazione ideale che stimola il sistema immunitario e la produzione di anticorpi insieme ad un’azione ricostituente.
Tra le diverse varie proprietà come dicevamo sopra c’è anche quella antinfiammatoria che fa sì che questa pianta venga utilizzata nella prevenzione delle allergie e delle riniti, nelle patologie articolari ma può contribuire anche ad alleviare problematiche di tipo infettivo come possono essere appunto tosse e raffreddore. Sempre le bacche poi, hanno azione astringente per la presenza di tannini e dunque sono spesso consigliate anche in caso di diarrea.
C’è anche un’azione antiossidante grazie alla presenza dei bioflavonoidi (composti polifenolici) nella polpa e nella buccia dei finti frutti, che agiscono in sinergia con l’acido ascorbico (vit C) andando a migliorare la circolazione sanguigna: la ricchezza in questi composti (flavonoidi, antociani e carotenoidi) ne giustifica pienamente un utilizzo non solo in omeopatia, nell’integrazione alimentare per combattere le sindromi influenzali ma anche nell’industria cosmetica, per un uso topico, specialmente nei casi dove si verifica un’alterazione del microcircolo venoso superficiale.
Oltre tutte queste attività, la rosa canina è anche blandamente diuretica e depurativa perché favorisce l’eliminazione delle tossine dal corpo tramite l’urina, ma in maniera dolce, senza affaticare i reni e può essere usata anche come ipoglicemizzante orale nel trattamento del diabete di tipo 2, come un team di Ricercatori del dipartimento di medicina sperimentale dell’Università di Lund in Svezia è riuscito a dimostrare attraverso uno studio in cui se ne è valutata l’efficacia sul controllo metabolico, sulla riduzione del valore di pressione sistolica, del colesterolo plasmatico totale, delle lipoproteine a bassa densità (LDL) e del rapporto LDL/HDL rispetto ai valori di partenza di pazienti obesi. Questi risultati sono estremamente importanti e incoraggianti per pensare anche ad un possibile utilizzo clinico della pianta e giungono in un periodo di rinnovato interesse per la ricerca di composti erboristici impiegabili nel controllo delle patologie metaboliche.