La centella è una pianta erbacea perenne, con un gambo strisciante che si propaga grazie alle sue radici avventizie. Le foglie dal lungo picciolo, disposte in mazzetti da 4 o 5, sono particolari nella forma, detta reniforme, di colore grigio-verde. I fiori violacei hanno sfumature rossastre.
Originaria dell’India e del Madagascar cresce in luoghi umidi e ombrosi, tipicamente lungo i corsi d’acqua o sul suolo paludoso dei paesi tropicali e subtropicali come anche in Pakistan, Brasile e Venezuela. Il nome centella sembra derivare dal verbo “centellinare” con riferimento al fatto che la pianta continuamente sorseggia l’acqua delle zone palustri in cui vive. È conosciuta anche con il nome di “erba della tigre” perché gli animali selvatici feriti si rotolano tra le sue foglie per curarsi e lenire le ferite
È presente negli antichi testi vedici della tradizione indiana, con il nome Brahmi, che ne attestano l’utilizzo per il miglioramento della memoria. Nella medicina Cinese e Ayurvedica è tradizionalmente usata per le sue virtù cicatrizzanti, esplicate particolarmente in presenza di piaghe torpide e ulcere varicose; per questa ragione è impiegata nella cura della lebbra, della tubercolosi, per il cancro dell’utero, per l’artrite e le emorroidi.
Le foglie della centella contengono acidi triterpenici (acido asiatico, acido madecassico), olio essenziale, flavonoidi, fitosteroli, tannini, sali minerali e zuccheri, ma soprattutto la presenza di saponine triterpeniche (asiaticoside, acido asiatico e madecassoside), la rendono il rimedio principale per combattere la cellulite. La cellulite, problema tipicamente femminile, è principalmente dovuta ad alterazioni ormonali e metaboliche, ma anche per dieta squilibrata, sedentarietà e alcune abitudini sbagliate, come il fumo e l’abuso di alcol.
Nella formazione della cellulite, che si localizza nei tessuti sottocutanei, gioca un ruolo fondamentale una ridotta capacità dell’organismo di drenare i liquidi. Specie poco prima del ciclo e dopo l’ovulazione si assiste a una particolare ritenzione dei liquidi, causata da variazioni ormonali. In prossimità del tessuto adiposo i piccoli vasi (venule e capillari) necessari per il nutrimento e l’ossigenazione delle cellule, possono poi perdere la loro elasticità e diventare permeabili, facendo fuoriuscire del siero, causa di un ulteriore rigonfiamento: il cosiddetto edema.
I tessuti sottocutanei rispondono a tutto questo con una generale infiammazione, che può produrre piccoli noduli duri e dolenti. Così compare il tipico aspetto a buccia d’arancia e negli stadi più avanzati la forma a materasso.
Questo disturbo non compare all’improvviso e non si può sconfiggere con alcuni massaggi, una crema e una rigida dieta, una ventina di giorni all’anno, magari d’estate poco prima di partire per il mare. Per combatterla e tenerla sotto controllo, sono necessari vigilanza e interventi costanti.
La centella, sotto forma di integratore alimentare, permette di preservare la struttura e la tonicità delle pareti vasali grazie alla sua attività flebotonica. Infatti, la centella, rinforzando ed elasticizzando le pareti dei vasi sanguigni, favorisce la corretta circolazione periferica ed è quindi indicata per prevenire e trattare varici, riducendo la dilatazione delle vene, la permeabilità capillare e l’edema sottocutaneo. Di conseguenza risulta utile per curare l’insufficienza venosa e quindi il gonfiore, la pesantezza alle gambe e anche per contrastare il dolore alle vene, i crampi notturni agli arti inferiori, le emorroidi e la microangiopatia causata dal diabete.
I principi attivi della pianta, inoltre, hanno la capacità di stimolare i fibroblasti, nella loro attività di sintesi del collagene, indispensabile per la salute di diversi tessuti, quali il derma, il connettivo e come abbiamo detto le pareti dei vasi sanguigni. Per questa proprietà eudermica (che migliora lo stato della pelle) e riepitelizzante (che promuove la formazione di nuovi strati di cellule) inoltre la pianta è anche in grado di accelerare la cicatrizzazione di piaghe, lesioni cutanee e ustioni di primo e secondo grado, ulcera, psoriasi, dermatosi, eczemi ed è quindi impiegata anche in cosmetica nei prodotti antirughe, antismagliature e rassodanti della pelle.