Non bastavano le zanzare autoctone a tediarci con il loro fastidioso ronzio e le loro continue punture che da alcuni anni è comparsa sul nostro territorio anche la zanzara tigre. La zanzara tigre (il cui nome scientifico è Aedes Albopictus) è un insetto originario dell’Asia Sud-Orientale, che sembra essere stata importata nel nostro paese attraverso il commercio di pneumatici usati.
A differenza della zanzara nostrana, la zanzara tigre è più piccola e presenta una tipica striatura sulle zampe e sul corpo; caratteristica comune è invece il fatto che è solo la femmina a pungere, per nutrire col sangue le uova che porta in grembo. La puntura provoca pomfi più grandi e dolorosi rispetto alla zanzara nostrana.
In generale le zanzare incidono la pelle ed iniettano la propria saliva, che contiene una serie di proteine che impediscono la coagulazione, consentendole di “succhiare” il sangue. Sono queste proteine che possono causare la reazione allergica alle punture.
La zanzara tigre di solito punge di giorno, preferibilmente al mattino e nel tardo pomeriggio.
E’ presente da maggio a ottobre, pur con variazioni relative al clima e alla stagione, dopodiché depone uova dette ”di resistenza”, capaci di superare, anche in assenza di acqua, le rigide temperature invernali e giungere all’estate successiva.
Ma perché le zanzare sono attratte da noi?
Le zanzare sono attratte dalla CO2 che viene rilasciata dal nostro organismo durante la respirazione, ma chiaramente per evitare di attrarle non possiamo trattenere il respiro.
Per proteggersi dalle punture di questo insetto dunque esistono alcune regole da rispettare: evitare l’uso di profumi e lacche per capelli, utilizzare zanzariere o insetto repellenti (in forma di lozioni, stick, spray, zampironi o fornellini elettrici).
Tra le sostanze naturali che si possono utilizzare per tenere lontane le zanzare possiamo citare: l’olio di Melia azadiracta volgarmente detto olio di Neem, alcuni oli essenziali come l’olio essenziale di lavanda, con effetto anche lenitivo, il Tea tree oil, e l’olio essenziale di semi di coriandolo, una recente novità nel campo delle sostanze naturali ad effetto repellente, ed il Ledum palustre come da tradizione omeopatica.
Le punture di zanzara tigre possono causare gonfiori e pomfi pruriginosi di un certo rilievo, a volte accompagnati da dolore e rossore. Gli accorgimenti sono gli stessi che si adottano per la puntura della zanzara nostrana, vale a dire:
• applicare un impacco con acqua fredda o ghiaccio per ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore (il ghiaccio non va messo a diretto contatto della pelle); • il prurito e la reazione infiammatoria possono essere controllati con una crema simil-cortisonica, a base di estratto secco di Cardiospermum halicacabum, Lithospermum erythrorhizon, Calendula officinalis oppure Zanthalene®; • attenzione ad applicare ammoniaca: oltre ad avere un’efficacia non documentata, può rendersi responsabile, se non opportunamente diluita, di irritazioni locali di un certo rilievo.