Come combattere le allergie primaverili

Come ogni anno arriva la primavera, e, con lei, purtroppo anche l’allergia ai pollini che causa il cosiddetto raffreddore da fieno o meglio la rinite allergica, con nasi chiusi o che colano, starnuti ripetuti, occhi arrossati con prurito, gonfiore e lacrimazione e, a volte, anche congiuntiviti e sensazioni di fastidio per una qualsiasi fonte di luce.

Un altro indicatore è la difficoltà a respirare, spesso accompagnata da una fastidiosa tosse secca, così come dalla difficoltà a deglutire e un minor senso dell’olfatto e del gusto. L’allegria primaverile, tra le allergie stagionali, ha la maggiore incidenza ed è peraltro in costante aumento, sia nei bambini che negli adulti, per via dell’inquinamento ambientale e del riscaldamento globale, che provoca variazioni climatiche importanti e rende le stagioni dei pollini più lunghe. Non tutte le allergie primaverili sono uguali. Infatti, vi sono differenti tipologie di polline e per capire a quale tipo si è allergici è necessario sottoporsi a visite ed esami specifici.

Una volta individuato il tipo di allergene scatenante la risposta allergica, è necessario imparare a conoscere e riconoscere le piante che liberano i suddetti pollini, insieme ai relativi periodi di fioritura. I periodi più a rischio, sono i mesi compresi tra aprile e maggio, periodo in cui praticamente la maggior parte delle piante diffonde i propri pollini. Esistono specie come il faggio, il pino, il platano e la quercia che fioriscono da metà maggio a metà agosto o come la parietaria e le graminacee che si spingono fin dopo l’estate, a settembre inoltrato. Dunque è importante capire, quando si soffre di allergie, quale tipo di allergene scateni questi fastidiosissimi sintomi per prepararsi e difendersi al meglio durante questa lunga stagione.

Biologicamente, la reazione allergica è una sorta di errore del sistema immunitario che, in persone predisposte, reagisce in maniera “sbagliata” ed eccessiva nei confronti di sostanze dette allergeni. Queste sono sostanze (pollini delle piante, peli degli animali, acari della polvere, alimenti, punture di insetti, muffe, sostanze chimiche, metalli e pesticidi…) generalmente innocue per la stragrande maggioranza delle persone, ma nei soggetti allergici vengono riconosciute come “estranee” e quindi potenzialmente nocive e tali da rendere necessaria una reazione di difesa dell’organismo, con la produzione di specifici anticorpi. Perché si sviluppi un’allergia occorre che la persona sia “sensibilizzata”, cioè che l’organismo entri in contatto almeno una volta con l’allergene e che l’organismo riconosca questa sostanza come “estranea”. In tal caso, a seguito della reazione che si instaura tra l’allergene e l’anticorpo, si libera una sostanza, l’istamina, che è la principale responsabile dei sintomi caratteristici di tutte le reazioni allergiche.

In queste persone predisposte, infatti, il sistema immunitario iper-reagisce spontaneamente e in modo immediato producendo un particolare tipo di anticorpi, le immunoglobuline IgE. Questo può comportare manifestazioni cliniche di varia intensità, con sintomi diversi a seconda del fattore scatenante: si va dai sintomi respiratori (come rinite o asma) nel caso di allergeni dispersi nell’aria, che si attaccano alle mucose di labbra naso, labbra e cute, ai sintomi gastro-intestinali o reazioni molto più gravi come l’anafilassi con manifestazioni di orticaria, edema diffuso, crampi addominali, difficoltà respiratorie ed a volte collasso cardiocircolatorio e shock. Generalmente, il controllo dei sintomi si può ottenere molto più facilmente e rapidamente mediante farmaci antistaminici, cortisonici topici o in forma di compresse solubili, spray o gocce, a cui si associano spesso nelle forme respiratorie, spray nasali decongestionanti e colliri.

Gli antistaminici o i cortisonici di sintesi possono provocare reazioni indesiderate, e per questo o semplicemente quando non si vuole ricorrere ai farmaci (o, quanto meno, si desidera limitarne l’utilizzo ai soli momenti critici in fase acuta) si possono utilizzare antistaminici naturali che possono venire in soccorso in questi casi. Tra questi ricordiamo il ribes nigrum macerato glicerico che è il cortisonico naturale per eccellenza e la Perilla (perilla frutescens), pianta originaria dell’Asia Orientale, coltivata soprattutto in Giappone, Cina, Corea. Ci sono oramai evidenze scientifiche che provano che quest’ultima pianta agisce su tutta l’ampia gamma di sintomi associati alla risposta allergica grazie all’azione dei polifenoli che si ottengono dalle sue parti aeree (foglie, semi) e che inibiscono il rilascio di istamina, riducono i livelli di IgE, agiscono da immunomodulanti contrastando lo stress ossidativo e diminuiscono anche la flogosi allergica. Il tutto ovviamente senza produrre gli effetti collaterali tipici degli antistaminici di sintesi come la sonnolenza, l’epistassi, il mal di testa e la scarsa capacità di concentrazione.

Nutrileya con NUTRIDEF ALLERGEN propone un rimedio da utilizzare sia in acuto che in prevenzione a base di Perilla ad alta concentrazione di polifenoli -di cui abbiamo già elencato le benefiche azioni in caso di allergie, associata anche alla resina di Boswellia serrata, un arbusto ramificato tipico dei climi asciutti, dalle caratteristiche gemme e dal profumo particolarmente intenso. Si fa normalmente ricorso alla sua resina gommosa (incenso) -che sgorga dalla pianta tagliandone la corteccia-, perché è ricca di acidi boswelici, la cui azione consiste nell’inibire l’attività dell’enzima 5-lipossigenasi, responsabile dei processi infiammatori tipici delle reazioni immunologiche e allergiche. Completa infine questa formulazione esclusiva dal profilo di azione a 360 gradi su tutta la gamma dei sintomi allergici come rinite, asma bronchiale, tosse secca e congiuntivite l’Andrographis Paniculata (o Carmantina), pianta arbustiva anch’essa originaria dell’Asia, utilizzata da millenni in Ayurveda e nella Medicina Tradizionale Cinese nel trattamento di infezioni, infiammazioni, raffreddore e disturbi intestinali per il suo potente effetto immunostimolante e antinfiammatorio proveniente dalle foglie, che stimolano il nostro sistema immunitario a produrre un maggior numero di anticorpi in caso di infezioni batteriche e virali e prevengono la formazione di radicali liberi.