L’utilizzo delle lumache – in realtà delle chiocciole – si perde nella notte dei tempi. Le loro proprietà benefiche e curative sono, infatti, note sin dall’antichità. Ad Alessandria d’Egitto, come racconta il medico greco Galeno (Pergamo, 129 – Roma, 216) nelle sue opere, era pratica comune nutrirsi di lumache per rinforzarsi dopo un periodo di malattia.
I greci, invece, consumavano lumache per sciogliere il catarro e facilitarne l’eliminazione. Ma è nel XIX secolo, in Francia, che i preparati mucillaginosi a base di lumaca cominciano ad essere studiati in modo approfondito. Negli anni ’50 del secolo scorso, il professore A. Quevauviller ed i suoi collaboratori fecero una revisione sistematica della preparazione, della composizione e delle proprietà terapeutiche e farmacodinamiche della bava di lumaca sulla base delle ricerche cliniche dell’epoca che ne avevano evidenziato le virtù calmanti per la tosse, la pertosse e la bronchite cronica.
L’estratto di bava di lumaca è considerato mucolitico, mucogenetico, nonché antispasmodico con attività espettorante e fluidificante del catarro. Inoltre, è ricco di enzimi litici in grado di modificare le secrezioni bronchiali ed alterarne la viscosità, rendendola più fluida e più facile da espellere dai bronchi. I principi attivi della bava di lumaca sono in grado di ricostruire l’epitelio danneggiato della laringe e dei bronchi. Le virtù espettoranti e fluidificanti del catarro, dovute all’azione modificatrice delle secrezioni bronchiali, sono da attribuire primariamente alla composizione chimica dell’estratto, presente nello sciroppo. La bava di lumaca ha anche un’azione antibiotica naturale in grado di migliorare le difese immunitarie. Si può utilizzare nei processi irritativi delle vie respiratorie bronchiali quando è necessario per sciogliere il catarro e migliorarne l’eliminazione o in presenza di tosse, anche associata a stati influenzali e para influenzali.
La specie più utilizzata è Helix Aspersa che, senza trattamenti, si mantiene in vita e in buona salute per periodi lunghi, fino a 6 – 7 mesi dopo la raccolta e la spurgatura.
“Esistono diversi tipi di secreto di Helix: 1) la bava da stress che la lumaca elimina per disturbo, per negatività ambientale o addirittura per situazioni chimiche in contrasto biologico con il mollusco: questa bava non può essere assolutamente utilizzata per prodotti che, al contrario, devono portare benessere all’uomo che la utilizza. Questo tipo di secreto lo otteniamo quando i metodi di estrazione sono cruenti o causati da agenti disturbatori (ionizzazione dei molluschi).
2) la bava di Helix ottenuta in condizioni biologiche ottimali e buone, quando cioè il mollusco vive in un allevamento adeguatamente irrigato, con una alimentazione certa e abbondante e soprattutto quando l’estrazione viene fatta con metodi che “esaltano” il benessere del mollusco è la bava utile per la cosmesi e la farmaceutica, perché contiene componenti utili e non alterate, ideali per curare o riparare.”
*Tratto da Elicultura N2 anno 2015